Formia - Guida Turistica

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.: FORMIA
 Formia è un comune di 36.842 abitanti della provincia di Latina, nel sud Lazio. È situata lungo la tratta ferroviaria Roma-Napoli. Fa parte della Comunità Montana Monti Aurunci.
 Storicamente parte dell'antica provincia di Terra di Lavoro in Campania, trasferita al Lazio nel periodo fascista, nasce dopo l'unità d'Italia sui resti della romana Formiae dall'unione di tre comuni: Castellone, Maranola e Mola (già Mola di Gaeta). 
Adagiata proprio al centro del Golfo di Gaeta, Formia (dal greco hormiae - approdo) ha origini che si perdono nel mito e si riallacciano alla leggenda di Troia e al peregrinare di Ulisse sulla via del ritorno. Tutta la mitica tradizione ricorda questa zona come terra dei Lestrigoni, popoli rudi e primitivi, e alla città di questi giganti cannibali vi approdarono le navi di Ulisse e dalla quale solo la sua riuscì a salvarsi.
 Il nome Formia viene fatto derivare dal greco Hormiai, approdo, ad indicare la tranquillità del riparo fornito dal golfo. Di formazione preitalica e aurunca come dimostra la lunga e poderosa cinta di mura poligonali, in buona parte conservata lungo la costa e nel quartiere di Castellone, Formia è stata una località turistica molto apprezzata in epoca romana come testimoniano i numerosi resti di ville, tra le quali celebri erano quelle di Mamurra e Mecenate. Su questo tratto del golfo venne a realizzare una delle sue predilette case di campagna, anche Cicerone. Proprio a Formia Cicerone ebbe la morte dai sicari di Antonio nel dicembre 43 a.C. mentre tentava di fuggire alle proscrizioni. La città è ricordata anche per aver dato i natali a Vitruvio Pollione, vissuto all'età di Tito, autore di un poderoso e apprezzato trattato sull'architettura.
 Con la caduta dell'impero romano Formia fu depredata ed i suoi abitanti dopo la calata dei barbari e la guerra greco-gotica, fuggirono sulle vicine colline dividendosi in due nuclei, divenuti poi sobborghi di Gaeta: quello marittimo di Mola di Gaeta, che prendeva nome dai mulini che vi erano in attività, presso i quali fu eretta alla fine del XIII secolo da Carlo II d'Angiò un fortilizio e, nella zona collinare quello di Castellone. Il nome Castellone deriva dal castello costruito da Onorato I Caetani, conte di Fondi, attorno alla seconda metà del XIV secolo.
 Giardini con ricchi agrumeti hanno separato per secoli i due rioni, come mostrano anche carte corografiche dei secoli XVI e XVIII. Nel 1863 i borghi furono riuniti col nome di Formia. "O temperate dulce Formiae litus..", la mitezza del clima declamata da Marziale nell'epigramma dedicato all'amico Apollinare e alla sua villa formina non è una semplice espressione poetica ma una realtà; grazie alla sua posizione sul mare, protetta da Gaeta ad ovest e dalle colline alle spalle, Formia vanta una invidiabile condizione climatica, che insieme agli arenili di Vindicio, Acquatraversa, S. Janni e Gianola la rendono una ricercata meta turistica.
 Per il mondo sportivo, Formia è soprattutto la casa degli atleti, è infatti sede della Scuola Nazionale di Atletica Leggera del CONI, fondata nel 1955. Importante è la posizione della città rispetto ai collegamenti: Formia dista poche decine di chilometri dal casello autostradale di Cassino ed è servita dalla linea ferroviaria Roma - Napoli. Peraltro ha anche una funzione di rilievo nel traffico marittimo. Vi fanno capo le linee di collegamento con le isole pontine (Ponza e Ventoten